Qui sotto potete vedere a confronto il trailer dell'originale con il "Visual Effects Concept Test" del sequel, che uscirà l'anno prossimo per la regia di Joseph Kosinski, e che vede il ritorno di Jeff Bridges nel ruolo di Flynn. E' curioso confrontare soprattutto l'evoluzione degli effetti speciali...
venerdì 31 luglio 2009
Tron Legacy: il "Visual Effects Concept Test"
Anche oggi facciamo una piccola eccezione, e ci allontaniamo un pochino dall'animazione tout court per parlare di Tron Legacy, sequel di Tron, seminale pellicola diretta da Steven Lisberger nel 1982, e prodotta dalla Disney. Un film che segna un primo importantissimo passo nell'uso della Computer Graphic al cinema, ed è quindi altrettanto importante per il live action e per il cinema d'animazione. A dimostrazione, se ancora ce n'era bisogno, di quanto la Disney sia sempre stata all'avanguardia nell'uso delle tecnologie, seguendo l'esempio di Walt.
Qui sotto potete vedere a confronto il trailer dell'originale con il "Visual Effects Concept Test" del sequel, che uscirà l'anno prossimo per la regia di Joseph Kosinski, e che vede il ritorno di Jeff Bridges nel ruolo di Flynn. E' curioso confrontare soprattutto l'evoluzione degli effetti speciali...
Qui sotto potete vedere a confronto il trailer dell'originale con il "Visual Effects Concept Test" del sequel, che uscirà l'anno prossimo per la regia di Joseph Kosinski, e che vede il ritorno di Jeff Bridges nel ruolo di Flynn. E' curioso confrontare soprattutto l'evoluzione degli effetti speciali...
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mercoledì 29 luglio 2009
Nuovo trailer italiano per G-Force
Ancora dal canale You Tube Disney arriva un secondo trailer di G-Force - Superspie in missione, che ora si arricchisce anche di un sito ufficiale, qui. Qui invece trovate il primo trailer.
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martedì 28 luglio 2009
Spazio ai remake: Brisby e Alice!
Solo ieri abbiamo parlato di Brisby e il segreto di Nimh e - coincidenza! - oggi salta fuori che Paramount sta preparando una nuova versione cinematografica dell'originale racconto Mrs. Frisby and the Rats of NIMH (sì, "Frisby" con la "F"), scritto nel 1972 da Robert C. O'Brien. Neil Burger (regista di The Illusionist) sta scrivendo la sceneggiatura.
Nel frattempo, dal canale YouTube Disney arriva il primo trailer in italiano di Alice in Wonderland, seguito della storia di Lewis Carroll. Lo potete vedere qui sotto. Come si suol dire, "so far so good"...
Nel frattempo, dal canale YouTube Disney arriva il primo trailer in italiano di Alice in Wonderland, seguito della storia di Lewis Carroll. Lo potete vedere qui sotto. Come si suol dire, "so far so good"...
lunedì 27 luglio 2009
Illustri copioni: Don Bluth
Dopo una pausetta, torniamo a parlare di animazione con il primo di una serie di appuntamenti dedicati all'eredità lasciata da Disney al di fuori della sua compagnia. Ovvero: come la vita e l'opera di un uomo hanno in pratica creato l'animazione americana moderna. Oggi parliamo di Don Bluth, nato come animatore per la Disney, e in seguito divenuto capo di uno studio indipendente.
Bluth nasce a El Paso, Texas, nel 1937, e inizia a lavorare come assistente animatore ai film Disney La bella addormentata nel bosco (1959) e La spada nella roccia (1963), in entrambi i casi non accreditato. Torna poi alla Disney come animatore negli anni settanta, e lavora a pellicole storiche come Robin Hood, Le avventure di Bianca e Bernie, Elliott il drago invisibile e Red e Toby. Alla fine del decennio, convinto che la Disney abbia "perso la sua magia", lascia lo studio e fonda la Don Bluth Productions insieme a Gary Goldman e John Pomeroy. Negli anni, lo studio ha rivaleggiato con la Disney realizzando film d'animazione di grande successo, tra cui Fievel sbarca in America, Alla ricerca della valle incantata e Anastasia.
Ma il capolavoro di Bluth resta il suo primo lungometraggio, Brisby e il segreto di Nimh (1982), di cui potete vedere il trailer originale qui sotto.
Bluth nasce a El Paso, Texas, nel 1937, e inizia a lavorare come assistente animatore ai film Disney La bella addormentata nel bosco (1959) e La spada nella roccia (1963), in entrambi i casi non accreditato. Torna poi alla Disney come animatore negli anni settanta, e lavora a pellicole storiche come Robin Hood, Le avventure di Bianca e Bernie, Elliott il drago invisibile e Red e Toby. Alla fine del decennio, convinto che la Disney abbia "perso la sua magia", lascia lo studio e fonda la Don Bluth Productions insieme a Gary Goldman e John Pomeroy. Negli anni, lo studio ha rivaleggiato con la Disney realizzando film d'animazione di grande successo, tra cui Fievel sbarca in America, Alla ricerca della valle incantata e Anastasia.
Ma il capolavoro di Bluth resta il suo primo lungometraggio, Brisby e il segreto di Nimh (1982), di cui potete vedere il trailer originale qui sotto.
giovedì 16 luglio 2009
Walt Disney, questo sconosciuto -- conclusione
The End: Walt Disney muore nel 1966 per un tumore ai polmoni. Il fratello Roy gli sopravvive di poco, e muore nel 1971. Nello stesso anno, apre Walt Disney World, il nuovo parco di divertimenti che dal 1982 incorpora il progetto EPCOT, la città ideale sviluppata da Disney negli ultimi anni di vita. Si chiude una grande era dell'animazione, ma come vedremo la sua eredità sarà vastissima.
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mercoledì 15 luglio 2009
E parliamo di John Lasseter...
Visto che siamo in tema, vi mostriamo oggi il primo cortometraggio diretto da John Lasseter, The Adventures of André and Wally B. All'epoca della sua realizzazione (1984), Lasseter era appena stato licenziato dalla Disney, per aver "pestato i piedi" di alcuni dirigenti, involontatiamente.
Insieme al collega animatore Glen Keane, Lasseter voleva infatti sviluppare un lungometraggio basato su The Brave Little Toaster di Thomas Disch, fondendo personaggi in 2D con sfondi realizzati in 3D al computer, tecnica di cui aveva visto le grandi potenzialità dopo aver assistito alla proiezione di alcuni minuti di Tron. Ma il suo entusiasmo lo aveva portato ad aggirare il pezzo grosso Ed Hansen, che per tutta risposta lo licenziò.
Lasseter riparò dunque alla Lucasfilm Computer Graphics Group, che più tardi sarebbe stata acquistata da Steve Jobs diventando la Pixar. Lì, insieme a Ed Catmull, realizzò il corto epocale che vi presentiamo qui sotto.
Insieme al collega animatore Glen Keane, Lasseter voleva infatti sviluppare un lungometraggio basato su The Brave Little Toaster di Thomas Disch, fondendo personaggi in 2D con sfondi realizzati in 3D al computer, tecnica di cui aveva visto le grandi potenzialità dopo aver assistito alla proiezione di alcuni minuti di Tron. Ma il suo entusiasmo lo aveva portato ad aggirare il pezzo grosso Ed Hansen, che per tutta risposta lo licenziò.
Lasseter riparò dunque alla Lucasfilm Computer Graphics Group, che più tardi sarebbe stata acquistata da Steve Jobs diventando la Pixar. Lì, insieme a Ed Catmull, realizzò il corto epocale che vi presentiamo qui sotto.
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martedì 14 luglio 2009
Il teaser trailer di Toy Story 3!
Saltiamo di palo in frasca, quest'oggi, giusto perché non si può snobbare il nuovo teaser trailer italiano di Toy Story 3. A) perché fa tanto ridere e b) perché è il nuovo episodio della più amata franchise Pixar e, se non sbaglio, il primo "terzo capitolo" nella storia della casa di Jobs e Lasseter. Ah, e c) ritornano Fabrizio Frizzi e Massimo Dapporto nei ruoli di Woody e Buzz!
Vi ricordo che su You Tube c'è il canale ufficiale Disney, con un sacco di chicche, tra cui gli Upisodes di Up.
Vi ricordo che su You Tube c'è il canale ufficiale Disney, con un sacco di chicche, tra cui gli Upisodes di Up.
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lunedì 13 luglio 2009
Walt Disney, questo sconosciuto -- parte 8
Il climax di una vita intera: Walt Disney ha costruito un impero tra i più grandi e celebrati, e una famiglia numerosa e felice. Negli ultimi anni, tra i primi anni sessanta e la metà dello stesso decennio, inizia a elaborare un nuovo, ambizioso progetto: EPCOT (Experimental Prototype Community of Tomorrow), una città utopica situata in Florida. Poi l'imprevedibile: durante gli esami preliminari per una semplice operazione al collo, a Disney viene diagnosticato un tumore ai polmoni...
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venerdì 10 luglio 2009
E Pippo, Pippo non lo sa...
Continuiamo oggi con un paio di short dedicati a Pippo, di cui abbiamo parlato nel post precedente. Si tratta dei famigerati corti anni '50, in cui Goofy è assoluto protagonista, e affronta le prove della vita di tutti i giorni co-adiuvato da una serissima voce narrante. Esilarante.
Da notare che l'idea alla base di questi corti fu dello stesso Disney, che voleva restituire un po' della personalità perduta a Pippo.
Da notare che l'idea alla base di questi corti fu dello stesso Disney, che voleva restituire un po' della personalità perduta a Pippo.
giovedì 9 luglio 2009
Ah-hyuck!!
Oggi parliamo di Pippo, il mio preferito. Nato negli anni Trenta, e creato principalmente da Art Babbitt (con Frank Webb), Goofy è inizialmente noto come Dippy Dawg quando esordisce nel corto di Topolino Mickey's Revue, il 25 maggio 1932. Nel cartone in questione è un membro del pubblico, in un ruolo cameo che avrebbe mantenuto per i primi anni, fino a esplodere nei corti in "trio" con Topolino e Paperino. Il primo di questi, Mickey's Service Station, lo vedete qui sotto insieme a Mickey's Revue.
Una nota interessante: Pippo è l'unico personaggio ad avere una vera vita famigliare, nei cartoon Disney. Inizialmente ha addirittura una moglie, che non si vede mai, poi torna single e infine, negli ultimi anni, è diventato padre di Max. Il suo vero nome varia da "George Geef" a "G. G. Goof", passando per "Goofus D. Dawg".
Una nota interessante: Pippo è l'unico personaggio ad avere una vera vita famigliare, nei cartoon Disney. Inizialmente ha addirittura una moglie, che non si vede mai, poi torna single e infine, negli ultimi anni, è diventato padre di Max. Il suo vero nome varia da "George Geef" a "G. G. Goof", passando per "Goofus D. Dawg".
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mercoledì 8 luglio 2009
Walt Disney, questo sconosciuto -- parte 7
Dalla New York World's Fair del 1964-65, per la quale la Disney creò alcuni straordinari padiglioni con i quali fu perfezionata l'arte degli animatronics, alla realizzazione di Mary Poppins (1964), che finì per vincere 5 premi Oscar e incassò la cifra incredibile (per gli anni sessanta) di 44 milioni di Dollari nel mondo. Con testimonianze di Dick Van Dyke e John Lasseter, che lodano Disney per aver anticipato tecniche moderne come il blue-screen.
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lunedì 6 luglio 2009
Paperino a caccia!
Beh, che dire: so che abbiamo già parlato di Paperino, ma non posso resistere dal proporre uno dei miei corti preferiti, ovvero Paperino a caccia. Una sequela di gag esilaranti che coinvolgono un orso in carne e ossa, scambiato da Paperino per un tappeto!
E poi gli orsi Disney mi hanno sempre fatto morire dal ridere!
E poi gli orsi Disney mi hanno sempre fatto morire dal ridere!
venerdì 3 luglio 2009
Paperi sull'orlo di una crisi di nervi
Inziamo una cavalcata tra le creazioni più famose della Disney, eccetto ovviamente Topolino, di cui abbiamo già parlato, con Donald Duck. Ovvero, Paolino Paperino!
Nato dalla mente di Walt Disney dopo che il cartoonist aveva sentito l'attore Clarence Nash recitare una poesia con la voce da papero, e sviluppato dall'animatore Dick Lundy, Paperino fa la sua prima comparsa nella serie Silly Symphonies, e in particolare nel corto The Wise Little Hen (1934). Nash gli prestava già la voce, come avrebbe fatto fino alla morte nel 1985. E' però solo nel cartone di Topolino Orphan's Benefit che Donald assume la sua personalità irascibile.
Nato dalla mente di Walt Disney dopo che il cartoonist aveva sentito l'attore Clarence Nash recitare una poesia con la voce da papero, e sviluppato dall'animatore Dick Lundy, Paperino fa la sua prima comparsa nella serie Silly Symphonies, e in particolare nel corto The Wise Little Hen (1934). Nash gli prestava già la voce, come avrebbe fatto fino alla morte nel 1985. E' però solo nel cartone di Topolino Orphan's Benefit che Donald assume la sua personalità irascibile.
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giovedì 2 luglio 2009
Walt Disney, questo sconosciuto -- parte 6
Abbiamo parlato di Disneyland diverse volte, ultimamente. Il documentario che vedete qui sotto parla in dettaglio della creazione del parco di divertimenti più famoso del mondo. Ma si parla anche della prima trasmissione televisiva firmata Disney, mandata in onda nel dicembre del 1950: One Hour in Wonderland, una sorta di "infotainment" ante litteram. Ovvero uno show che voleva intrattenere, ma era sostanzialmente una pubblicità lunga un'ora per il nuovo classico Disney, Alice nel paese delle meraviglie. E non manca un accenno allo show televisivo Disneyland, nato nel '54 in seguito a un accordo con ABC, che in cambio aveva investito denaro nella costruzione del parco, fino a un corposo 35% del budget.
mercoledì 1 luglio 2009
La principessa e il ranocchio - dietro le quinte!
/Film ha pubblicato cinque ottime clip che illustrano la lavorazione de La principessa e il ranocchio, il film che segna il ritorno della Disney all'animazione tradizionale 2D. Presentiamo la prima qui sotto, per le restanti cliccate sul link all'inizio del post. I filmati hanno generato alcune polemiche per la forte connotazione razziale dei personaggi di Mama Odie, bicentenaria maga cieca di colore, con tanto di "serpente d'accompagnamento", e di Ray, libellula "cajun" sdentata e scemotta. Polemiche che comunque suonano esagerate, e una compagine molesta del "politically correct". A voi il giudizio.
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